Apprendistato e sviluppo
tratta dal sito della Regione Toscana, di Tiziano Carradori
L’assessore Simoncini ha firmato l’accordo per conto di tutte le Regioni
«Rilanciare l’apprendistato per sostenere lo sviluppo»
Necessario qualificare questo canale di ingresso dei giovani nel lavoro
L’assessore regionale toscano al lavoro e alla formazione, Gianfranco Simoncini, ha firmato questa mattina a Roma, per conto di tutte le Regioni, l’intesa tra Governo, Regioni, Province autonome e parti sociali per il rilancio dell’apprendistato.
«La firma di questa mattina – ha dichiarato l’assessore Simoncini – è un atto importante per rilanciare le politiche attive a sostegno dello sviluppo, mentre prosegue il confronto per garantire la tutela dei lavoratori delle aziende in crisi, attraverso gli ammortizzatori sociali.
L’apprendistato professionalizzante deve diventare così il principale strumento di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, per la sua caratteristica di unire lavoro e formazione e per il fatto di essere uno strumento tendenzialmente a tempo indeterminato».
Lo scorso anno a causa dellla crisi i contratti di apprendistato sono diminuiti dai circa 646.000 del 2008, a meno di 570.000, con una riduzione di ben 78.144. Oggi a livello nazionale meno del 20% degli apprendisti riceve una qualche formazione.
«L’intesa – ha precisato l’assessore Simoncini –sancisce inoltre un obiettivo importante: puntare ad un significativo salto di qualità nella formazione dei giovani in apprendistato, che oggi nel nnostro Paese è ad un livello piuttosto basso. Servirà anche ad evitare un uso distorto dei tirocini e a chiarire gli elementi di incertezza attualmente presenti nella normativa. Per questo il tavolo tripartito dovrà definire linee guida condivise e disegnare un quadro più razionale ed efficiente dell’intera materia».
La Toscana ha già una specifica legge che regola la materia e l’accordo nazionale recepisce per certi versi quanto giàin vigore in regione, ad esempio relativa mente alle imprese che hanno più sedi. A loro saranno applicate le normative della regione dove l’impresa ha la sua sede legale.