L’uso in sicurezza di presse pneumatiche ed elettriche
tratta da puntosicuro.it
Una lista di controllo di Suva dedicata alle presse pneumatiche ed elettriche per ridurre gli infortuni che ogni anno comportano l’amputazione di mani e dita. Le postazioni di lavoro, la formazione e le misure di sicurezza.
Lucerna, 11 Mag – Suva, istituto svizzero per l’assicurazione e la prevenzione degli infortuni, si era già occupato in passato degli incidenti e della prevenzione nell’uso di alcuni macchinari industriali, come le presse. Se tuttavia il precedente documento di Suva si occupava di presse per stampaggio a iniezione, il documento che presentiamo oggi è una check list relativa alle presse pneumatiche ed elettriche.
Per facilitare l’individuazione dei pericoli e la pianificazione delle misure di sicurezza con questi macchinari è stata dunque pubblicata da Suva la lista di controllo “ Presse pneumatiche ed elettriche”.
Pubblicazione necessaria perché, nonostante la presenza dei dispositivi di sicurezza, il “ogni anno si verificano numerosi infortuni che a volte comportano l’amputazione di mani e dita”.
I pericoli principali di questi macchinari sono:
– “schiacciamento delle dita dovuto alla chiusura dell’utensile;
– lesioni durante l’inserimento degli utensili e le corse di prova;
– disturbi vari dovuti ad una cattiva postura”.
Come per le altre presse è possibile ridurre il rischio d’infortunio attrezzando correttamente i posti di lavoro, formando il personale e applicando le corrette misure di sicurezza.
Posto di lavoro
La prima cosa di cui accertarsi è che intorno al posto di lavoro non ci siano pericoli.
Ad esempio bisogna accertarsi che:
– “il pavimento non sia scivoloso e sia privo di intralci e ostacoli;
– ci sia sufficiente spazio per gli operatori delle macchine (sul posto di lavoro deve esserci uno spazio minimo di 0,8 m)”.
Inoltre il posto di lavoro deve essere adattato secondo le esigenze individuali di ciascun operatore. Ad esempio è possibile regolare:
– il sedile;
– i braccioli;
– il poggiapiedi.
Pressa
I comandi della pressa devono essere “in buone condizioni e protetti da un azionamento accidentale”. A questo proposito è possibile:
– “dotare il pedale di una cuffia di protezione;
– mettere in sicurezza i tasti del comando a due mani con un collarino o una copertura”.
Nel caso di lavori con inserimento manuale bisogna poi “impedire in maniera efficace l’inserimento delle mani nella zona di pericolo dell’utensile durante la fase di chiusura”.
Queste sono alcune soluzioni proposte da Suva:
– “limitazione della corsa ad un massimo di 6 mm;
– utensili chiusi;
– riparo mobile interbloccato, schermo di protezione (…)”;
– “comando a due mani;
– dispositivo di protezione immateriale, ad es. barriera fotoelettrica;
– pressa in due passi (avvicinamento a bassa potenza finché la larghezza della fessura e inferiore a 6 mm, poi corsa di potenza);
– riparo mobile interbloccato con blocco diretto nel circuito pneumatico;
– protezione tramite il dispositivo di alimentazione”.
Per molte di queste soluzioni il documento riporta immagini esplicative che vi invitiamo a visionare, anche in relazioni ad ulteriori indicazioni e specifiche relative alle misure di sicurezza applicabili.
Non bisogna poi dimenticare di mettere in sicurezza in maniera efficace la zona di pericolo anche con i “lavori per i quali è necessario tenere fermo il pezzo in lavorazione (ad esempio rivettatura di una spina)”.
E le corse di prova sono eseguite solo dopo aver trovato una soluzione efficace per la messa in sicurezza della zona di pericolo?
Con lo schermo di protezione abbassato (in posizione di sicurezza) deve essere inoltre impossibile avvicinarsi con le dita all’ utensile.
Perché il comando a due mani sia sicuro è necessario verificare soprattutto se sono “soddisfatti i seguenti requisiti:
– “i tasti devono trovarsi in posizione tale che siano premuti da entrambe le mani”;
– la distanza minima tra i tasti deve essere di 260 mm;
– i tasti devono essere disposti in modo che non possano essere premuti dalla mano e dal gomito dello stesso braccio;
– i tasti non devono poter essere premuti con una mano e una parte qualsiasi del corpo”.
La distanza di sicurezza del comando a due mani rispetto alla zona di pericolo “deve essere tale che:
– “azionando i tasti non si possa accedere contemporaneamente alla zona di pericolo della pressa;
– la zona di pericolo dell’utensile in fase di chiusura non possa più essere raggiunta dopo l’attivazione della corsa”.
Inoltre:
– “entrambi i tasti devono essere premuti ad una distanza di 0,5 secondi l’uno dall’altro;
– la pressa si arresta se uno dei tasti viene rilasciato”.
Sempre in relazione alla pressa è bene accertarsi che “l’operatore non possa aggirare la barriera fotoelettrica e inserire le mani nell’ utensile”.
Organizzazione, formazione e comportamento
Il manuale d’uso e le regole di sicurezza devono essere a portata di mano sul posto di lavoro.
Deve inoltre essere garantita la “manutenzione delle presse e soprattutto dei dispositivi di sicurezza”. Manutenzione che deve essere “svolta come minimo una volta l’anno secondo le indicazioni del fabbricante e da personale qualificato e competente”.
È necessario poi che gli operatori siano istruiti sull’uso in sicurezza della pressa e che i superiori controllino e impongano il rispetto delle regole.
Infine bisogna accertarsi che la pressa sia “regolata da una persona responsabile, adeguatamente formata a tale scopo e in possesso delle necessarie conoscenze”.
N.B.: Gli eventuali riferimenti legislativi contenuti nel documento originale riguardano la realtà svizzera, i suggerimenti indicati possono essere comunque di utilità per tutti i lavoratori.
Suva, lista di controllo, “ Presse pneumatiche ed elettriche”, (formato PDF, 799 kB).
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