Sicurezza sul lavoro: 14 milioni di euro per la formazione delle PMI

Sicurezza sul lavoro: 14 milioni di euro per la formazione delle PMI

In arrivo finanziamenti per la formazione per piccole imprese, lavoratori autonomi e formatori: lo prevede un accordo tra le organizzazioni sindacali e datoriali. Privilegiato il carattere innovativo e sperimentale, tra cui la formazione a distanza.

L’articolo 11, comma 1, lettera b) del D. Lgs. 81/2008 prevede il finanziamento di progetti formativi specificamente dedicati alle piccole, medie e micro imprese, previo accordo fra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni di rappresentanza dei datori di lavoro.
Proprio per attuare questa indicazione, il 15 dicembre è stato siglato un accordo tra le organizzazioni datoriali e del mondo del lavoro per individuare i criteri per la definizione della campagna formativa e che destina 14 milioni di euro per l’attuazione.
Finanziamenti che ora attendono il bando Inail per diventare effettivi.

I soggetti beneficiari degli interventi formativi saranno i datori di lavoro delle piccole, medie e microimprese, i lavoratori (compresi quelli stagionali) delle PMI e microimprese, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza  e i componenti degli organismi paritetici stessi.

Per la prima volta entreranno fra i soggetti beneficiari della formazione i lavoratori autonomi, i collaboratori delle imprese familiari e i piccoli imprenditori non artigiani. Gli obiettivi della campagna riguardano la sensibilizzazione e la promozione dei comportamenti sicuri nelle aziende.

I soggetti proponenti dei corsi saranno le organizzazioni sindacali e datoriali, anche avvalendosi di strutture non riconosciute di loro diretta emanazione.

A essere finanziati saranno i progetti sui settori e le mansioni ad alta incidenza di infortuni gravi e mortali e/o malattie professionali, e quelli che prevedono lavori in appalto e in ambienti confinati. Inoltre verranno sovvenzionati gli interventi riguardanti la valutazione dei rischi e la qualificazione dei formatori anche con l’obiettivo di far acquisire e migliorare le competenze relative alla gestione della formazione degli adulti in tema di salute e sicurezza sul lavoro.

Nei meccanismi di punteggio, ai fini dell’accesso al finanziamento saranno privilegiati i progetti con strumenti, tecniche e contenuti per la formazione carattere innovativo/sperimentale, come ad esempio la formazione a distanza.

Questi gli ambiti progettuali nel dettaglio:
– Sensibilizzazione e promozione dei comportamenti sicuri
– Sistema delle relazioni, rappresentanza e pariteticità
– Progetti che riguardano settori e mansioni ad alta incidenza di infortuni gravi e mortali e/o malattie professionali
– Progetti che riguardano la formazione volontaria dei soggetti di cui all’art. 21 del D. Lgs 81/2008
– Lavori in appalto e in ambienti confinati
– Qualificazione dei formatori anche con l’obiettivo di far acquisire e/o migliorare le competenze relative alla gestione della formazione degli adulti in tema di salute e sicurezza sul lavoro
– Valutazione dei rischi con particolare attenzione alle specificità di cui all’art. 28. comma 1 del D.Lgs. 81/2008
– Valutazione dello stress lavoro correlato alla luce delle nuove indicazioni approvate dalla Commissione consultiva
– Progetti relativi alla gestione dei rischi legati alla dipendenza da alcool e sostanze psicotrope e stupefacenti in ambito lavorativo
– Progetti che prevedono interventi nei settori e nelle categorie a maggior bisogno formativo quali ad esempio il terziario, il commercio, l’agricoltura, gli alimentaristi, il turistico alberghiero, il tessile, le imprese di pulizia, l’igiene ambientale, la vigilanza privata.

I meccanismi di punteggio:
Ai fini dell’accesso al finanziamento danno titolo ad un punteggio:
– carattere innovativo/sperimentale di strumenti, tecniche e contenuti per la formazione (ad es. formazione a distanza)
– dal punto di vista geografico, iniziative a valenza nazionale, svolte in almeno una regione in ciascuna delle quattro macro-aree (nord, centro, sud e isole), permettendo quindi l’innesco di percorsi virtuosi riproducibili in differenti ambiti geografici
– progetti che prevedono il coinvolgimento di più associazioni di rappresentanza o comunque partenariati rilevanti in grado di coinvolgere il maggior numero di beneficiari
– progetti paritetici

L’accordo (formato PDF, 640 kB).

Fonte: CNA.

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Alessandro Pratelli

Perito aeronautico, calsse '72. Lavora come redattore tecnico dal 1995 poi fonda AP Publishing. Appassionato di Direttive e norme tecniche. La frase che preferisce? "Se non alzi mai gli occhi, ti sembrerà di essere nel punto più in alto".