Come sfruttare al massimo i dati 3D della documentazione tecnica

Come sfruttare al massimo i dati 3D della documentazione tecnica

Perché dovremmo includere un dato 3D nella documentazione di una macchina particolarmente complessa ma anche nella documentazione tecnica di una piccolissima attrezzatura?

Il dato 3D è un dato prezioso

Mettiamo il caso che ci sia bisogno di sostituire un cuscinetto su un piccolo gruppo oppure una guarnizione, che è uno dei tanti componenti che spesso devono essere manutenuti in un impianto.
Quante ore vengono investite dalle aziende per tirar fuori un dato 3D? Prototipi, analisi, progettazione, fattibilità, ingombri, fino alla stampa 3D: sono tutte fasi che richiedono tempo e quindi denaro per essere portate a termine. Il dato 3D viene creato dalla maggior parte delle aziende manifatturiere ed occorrono ore e ore di lavoro di progettisti e disegnatori. Questo investimento in ore di lavoro può essere ammortizzato sfruttando ancora di più il dato 3D che abbiamo creato.

La dimensione del file e la protezione della conoscenza aziendale non sono un problema

Per farlo dobbiamo liberarci da due problemi. Il primo problema nell’uso e la diffusione dei dati 3D è quello legato alla conoscenza aziendale: “così poi mi copiano la macchina” era il motto di molti direttori tecnici. Il secondo problema è legato alla dimensione del file.
Oggi con i moderni software per la documentazione tecnica riusciamo a bypassare entrambe le problematiche. Possiamo convertire un file 3D e liberarlo da tutti i metadati di progetto. Possiamo ridurre il modello fino a dare una parvenza di superficie, un assieme adatto alla consultazione ma non buono per essere riprodotto in officina alle macchina al controllo numerico. Possiamo comprimere molto le dimensioni dei file: da insiemi di 200 megabyte di una macchina, quindi anche piuttosto importante, riusciamo ad avere una compressione del file fino 3 / 5 megabyte. Possiamo avere un formato “particolare” (apribile con un solo tipo di software), bloccare la conversione del file, bloccare gli strumenti di misura fino a immettere una password per l’apertura del file.

Il dato 3D completo di metadati può sostituire gli esplosi nei cataloghi delle parti di ricambio

Possiamo consegnare all’utilizzatore della documentazione il file 3D. La dimensione ridotta del file ci permette di visualizzare il 3D della macchina in modo veloce anche via Internet. Inoltre tutti i software per la gestione del dato 3D per la documentazione tecnica hanno anche un visualizzatore.
Il dato 3D può essere incluso all’interno dell’informazione tecnica. Possiamo creare video di manutenzioni o animazioni in cui è il dato 3D a muoversi, quindi un’informazione con cui è possibile interagire, cliccabile, in cui è possibile cambiare il punto di vista dell’osservatore. È possibile anche selezionare la parte che ci interessa e capire per esempio qual è il suo codice identificativo. Possiamo aggiungere metadati particolari, come la descrizione della parte in lingua, coppie di serraggio dei collegamenti, note testuali, pittogrammi, immagini e testo, fino ai link a pagine web o a documenti pdf. Facendo così riusciamo a non eseguire gli esplosi per quello che riguarda la fornitura di cataloghi delle parti di ricambio.

Il dato 3D usato a bordo macchina rende tutto più veloce e facile

Possiamo dare al cliente finale un servizio adeguato e innovativo. Tutta la documentazione è finalmente disponibile sui tablet e smartphone. Verificate che il software di gestione dei dati 3D per la documentazione tecnica abbia applicazioni equivalenti sia su Android che iOS. L’utente finale potrà accedere al 3D della macchina o del gruppo anche in mobilità ed esaminare le procedure di smontaggio per le manutenzioni, formare il team di manutentori (anche a distanza) o semplicemente richiedere i ricambi per pianificare le scorte a magazzino.
Pensiamo ad un utilizzatore quando è a bordo macchina che deve preventivamente coordinare le operazioni delle procedure di smontaggio e di manutenzione. Usando il dato 3D ha la possibilità di “andare” sulla macchina e con il 3D sul suo tablet può fare tutti i suoi ragionamenti per eseguire in sicurezza le operazioni di smontaggio. Pensiamo alle informazioni che l’utente potrà ottenere con il dato 3D: basta salvare una immagine (anche con un ‘print screen’) e inviarlo ad un collaboratore in un’altra sede. Possiamo creare velocemente le procedure di manutenzione da dare ai nostri manutentori o per erogare ore di formazione alla squadra di manutenzione. Possiamo creare tutte le immagini per implementare la sicurezza della macchina con le procedure di lockout-tagout dell’azienda utilizzatrice.

L’uso del dato 3D consente la formazione e la gestione della sicurezza delle macchine con maggiore efficienza

Pensiamo a chi compra le macchine: in ottemperanza al DL 81/08 (in Italia, ma la Direttiva padre è Europea) riesce a fare la formazione interna sulla sicurezza e gestione della macchina dando la possibilità ai lavoratori di formarsi anche quando la macchina sta lavorando.
Grazie ad opportuni tool creati per la documentazione digitale, possiamo collegare informazioni tecniche al dato 3D del gruppo ed arrivare direttamente a tutta la documentazione di impianto. Possiamo collegare la parte, il singolo gruppo o l’intero assieme a una o più informazioni tecniche.
Vale per le manutenzioni ma anche per l’efficienza della sicurezza: per esempio possiamo vedere quali sono i componenti di sicurezza o quali sono i sensori che devono essere mantenuti puliti. Riusciamo a creare tutto un insieme di informazioni digitali, anche ricercabili per parole chiave perché ormai qualsiasi tipo di file, compresi i dati 3D, può contenere metadati e di conseguenza possiamo arrivare a indicizzarlo e renderlo ricercabile.

Con il dato 3D si fanno ottimi video per la manutenzione e per l’assemblaggio/smontaggio delle macchine

Quanti video potremmo creare con i file 3D? Oggi la formazione che si fa via Internet e tutte le informazioni in generale richiedono alternative rispetto al testo da leggere. Con i file 3D possiamo e dobbiamo arrivare a creare tutto un insieme di immagini e video per le procedure di manutenzione in modo da alimentare l’informazione tecnica nel formato HTML. Possiamo spiegare una procedura anche con una serie di immagini in sequenza.
Con il dato 3D possiamo creare dei rendering da utilizzare per le presentazioni del prodotto addirittura ancor prima di avere il prodotto fisicamente in azienda.
Già da un bel po’ di tempo i dati 3D sono usati per creare video per il marketing. Pochi sono quelli che riguardano le procedure di manutenzione o assemblaggio/smontaggio.
L’uso e la diffusione di questi tipi di file ci aiuteranno a creare contenuti buoni per la documentazione in HTML e l’informazione intelligente.

Il nostro CONTAINER unisce i manuali di istruzione con i disegni, gli schemi e i modelli 3D. Fornisce un sistema di ricerca che coinvolge tutta la documentazione e tutti i contenuti. Fornisce un visualizzatore di file 3D, protetti e non convertibili per facilitare la richiesta dei ricambi o un’animazione 3D per formare i tecnici su come eseguire in sicurezza lo smontaggio di una parte.

AP Publishing è stato Gold Sponsor dell’edizione 2019 di COMtecnica.
In questa edizione abbiamo tenuto il nostro workshop “CONTAINER: Dalla scatola di cartone per la distribuzione della documentazione cartacea alla documentazione multimediale, multimodale e multicanale”.

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Alessandro Pratelli

Perito aeronautico, calsse '72. Lavora come redattore tecnico dal 1995 poi fonda AP Publishing. Appassionato di Direttive e norme tecniche. La frase che preferisce? "Se non alzi mai gli occhi, ti sembrerà di essere nel punto più in alto".