Come il materiale fornito dal Fabbricante influisce sulla documentazione tecnica che produciamo

Come il materiale fornito dal Fabbricante influisce sulla documentazione tecnica che produciamo

Quando incontriamo un nuovo cliente ed iniziamo una collaborazione è importante capire come è organizzato il Fabbricante, come produce la sua documentazione, che qualità ha la sua documentazione e quando riesce ad avere la documentazione aggiornata. Stiamo parlando di prodotto, disegni, 3D, schemi funzionali, documentazioni di terze parti.

Facciamo una premessa: la qualità della documentazione del Fabbricante è proporzionale alla documentazione tecnica che possiamo produrre per l’utilizzatore. Parleremo di “documentazione” riferendoci alla documentazione che produce il Fabbricante e con “documentazione tecnica” quella fornita all’utilizzatore.

Che documentazione fornire per farci fare il lavoro?

Analizziamo la premessa ragionando sulla qualità della documentazione. Una domanda da farci al primo preventivo è: che documentazione mi dai per fare il lavoro? Una documentazione scarsa o completa come influenza la redazione della documentazione tecnica?

Il prodotto al centro: chiediamo se esiste un 3D e se è un 3D ben organizzato, cioè dove non “avanzano” particolari al di fuori dei gruppi. Avere un 3D ben organizzato in gruppi funzionali ci permette di eseguire la parte della descrizione della macchina e dei gruppi più velocemente, senza dover aspettare che la macchina sia montata. Per gli impianti più grandi spesso non sono montati se non dall’utilizzatore.
Pensate alla strutturazione in un CCMS: la parte della descrizione del manuale istruzioni è compilabile da un redattore senza particolare esperienza. Per le macchine costruite in serie spesso i modelli si differenziano perché cambia un gruppo funzionale. Si possono taggare i contenuti in base alla struttura del 3D e produrre la documentazione dedicata ad un modello di macchina pubblicando il contenuto marcato con un certo metadato legato alla funzione del gruppo. Dal 3D si identificano i ripari fissi e mobili e si vedono i sensori di sicurezza associati ai ripari. Questa parte relativa alla sicurezza spetta ad un redattore più esperto.

 

 

La differenza di avere un disegno 3D aggiornato

Avere un 3D aggiornato con una distinta materiali aggiornata ci permette di analizzare lo stato della terminologia e di valutare se può essere utilizzata per la redazione. Dalla distinta possiamo vedere quali componenti commerciali sono stati installati e soprattutto marca e modello. Possiamo dare il compito ad un redattore senza particolare esperienza di cercare i manuali su internet dei componenti principali. Possiamo fare scannerizzare i documenti cartacei quali dichiarazioni CE, manuali istruzioni, certificati di taratura o schemi elettrici e farli nominare in modo corretto e funzionale, possiamo aggiungere dei metadati al documento pdf per migliorare la ricerca dell’utente all’interno della documentazione tecnica (conoscete la funzione di ricerca della nostra piattaforma CONTAINER?).

La differenza di avere uno schema elettrico aggiornato

Avere uno schema elettrico aggiornato ci fa capire quali comandi ci sono sul quadro elettrico, se ci sono quadri di comando e pulsantiere. La descrizione spetta ad un redattore senza particolare esperienza. Possiamo vedere cosa c’è stato collegato al relè di sicurezza e cosa “taglia” la pressione del pulsante di emergenza. Questa parte come del resto tutta la parte della sicurezza della macchina, deve essere controllata e scritta da un redattore specializzato in grado di leggere gli schemi funzionali.

Ai nostri clienti chiediamo sempre la specifica funzionale della macchina: esisterà qualcosa su cui hanno basato il loro preventivo, dove stanno scritte le richieste del committente. Un’altra cosa che siamo riusciti ad avere solo un paio di volte è la stampa del software della macchina, intesa come report funzionale. Il redattore deve poter vedere che campi sono quelli nella schermata (visualizzazione o impostazione del parametro) e su cosa influiscono, quali termini e funzioni sono scritte nel menù a tendina o la conseguenza della pressione di un tasto. Non avere il report funzionale vuol dire occupare il tecnico del Fabbricante qualche ora per spiegare al redattore il software della macchina o avere la macchina funzionante. Una parte importante del software macchina è la redazione della risoluzione degli allarmi. Se c’è confusione fra il nome del componente ed il testo dell’allarme è un problema. L’allarme dovrebbe riportare il TAG del componente come riportato sullo schema elettrico. Solo così possiamo capire a cosa si riferisce: un cilindro pneumatico ha due sensori, posizione di riposo e posizione di lavoro. Un “timeout posizione lavoro” indica un malfunzionamento del cilindro, il sensore rotto, un cavo scollegato, un oggetto che impedisce il raggiungimento della posizione o il PLC che non legge l’input.

Sono disponibili i manuali di istruzioni dei componenti commerciali?

Altro problema è la disponibilità dei manuali di istruzione dei componenti commerciali. Se in magazzino non controllano la presenza del manuale istruzioni anche in lingua se l’impianto va all’estero, sarà poi difficile scrivere “vedere il manuale istruzioni del Fabbricante”. Gli acquisti dovrebbe avere un campo da spuntare quando il componente richiede necessariamente la disponibilità del manuale istruzioni e ne deve essere verificata la presenza prima di introdurre il componente a magazzino. Senza documentazione del componente non sarà possibile elencarlo come allegato al manuale istruzioni, le manutenzioni del componente non saranno comprese nella manutenzione programmata della macchina, la garanzia potrebbe saltare a causa della mancata manutenzione del componente ed il Fabbricante dover intervenire gratuitamente per la sostituzione del componente.

Certificati dei materiali e certificati di taratura e di rugosità

Per alcune tipologie di macchine, alimentari, farmaceutiche, oil&gas, dispositivi medici, ci sono anche i certificati dei materiali e i certificati di taratura, di rugosità. Vi siete mai trovati a dover collegare un certificato di materiale ad una parte a disegno, magari una parte complessa, con saldature e formata da parti con spessori diversi? Il componente commerciale a contatto con il prodotto dovrebbe entrare a magazzino con il certificato. Ci è capitato di metterci più tempo a redigere i certificati dei materiali che il manuale istruzioni!

Corretta preventivazione del lavoro

Ecco questi accorgimenti sono importanti al fine di una corretta preventivazione del lavoro. Spesso sono proprio i clienti più piccoli che producono una documentazione meno precisa. Spesso non eseguono l’aggiornamento della documentazione “as built” e la documentazione a disposizione per eseguire la redazione rimane incompleta perché subito si passa a costruire il prossimo impianto. Tutto questo a discapito della qualità della documentazione tecnica per l’utilizzatore. Poi sentiamo dire “tanto gli utenti non lo leggono il manuale” ma di questo ne parliamo al prossimo articolo.

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Alessandro Pratelli

Perito aeronautico, calsse '72. Lavora come redattore tecnico dal 1995 poi fonda AP Publishing. Appassionato di Direttive e norme tecniche. La frase che preferisce? "Se non alzi mai gli occhi, ti sembrerà di essere nel punto più in alto".