COMtecnica. Appuntamento “imperdibile” con la Comunicazione Tecnica internazionale

COMtecnica. Appuntamento “imperdibile” con la Comunicazione Tecnica internazionale

A Comtecnica l’11 e 12 Aprile scorso sono state due giornate ricche di interventi che hanno dato spunti di riflessione importanti sul percorso intrapreso dalla Comunicazione Tecnica internazionale, a livello mondiale. Grazie alla COM&TEC in collaborazione con la tekom, a COMtecnicaè possibile capire se quello che stiamo facendo ha un senso, dal punto di vista della Comunicazione Tecnica e se ha un valore per il Fabbricante e per l’utente finale, se siamo sulla strada giusta insomma, ecco perché è a nostro avviso imperdibile.

Perché COMtecnica lo reputiamo “imperdibile”

  • è un evento internazionale (mondiale) visto l’operato della COM&TEC e tekom in Europa e in paesi come l’India, il Giappone e la Cina, da cui è possibile capire se quello che facciamo sia o meno rilegato alle nostre mura dell’ufficio.
  • si collegano argomenti trasversali (metodi e software, competenze e responsabilità) si confermano gli standard normativi, la base dei processi, e se ne scoprono di nuovi.
  • è un momento di confronto e condivisione con altri colleghi sui metodi adottati per soddisfare la Comunicazione Tecnica.
  • per parlare della formazione del Comunicatore Tecnico, una figura professionale introvabile sul mercato anche perché ricopre molteplici discipline.
  • per capire se quello che stiamo facendo è corretto ed in linea con le richieste del mercato della Comunicazione Tecnica a livello internazionale, non solo Italiano.

Nel nostro bel paese, dove la Comunicazione Tecnica in formato “diverso” dalla carta (xml e html) è ancora agli albori abbiamo comunque una strada e molto da lavorare. L’esigenza però si fa sentire. Occorre lavorare per avere informazioni corrette, ben organizzate, complete, che soddisfano le richieste dell’utente, che soddisfano le ricerche degli utenti. Questo si ottiene con una classificazione ragionata delle informazioni. Con la loro etichettatura, la giusta profondità di informazione, usando le parole dell’utente. La base della gestione dei contenuti strutturati. Ci aiutano i CMS ma sono solo strumenti.

La prima giornata è stata interamente dedicata alle presentazioni di metodi e prodotti. Abbiamo ascoltato ed è stato possibile capire dove i grandi player (software house, consulenti internazionali, università e associazioni) con i loro progetti, stiano andando e gli obiettivi che si sono prefissati per i prossimi due o tre anni.

La seconda giornata è stata dedicata ai workshop. Abbiamo partecipato a tre workshop:

  • Global Audit: making your content ready for localization
  • How to structure the information model to dynamically deliver value-added contents
  • Safety Life-Cycle Plan for industrial product SIL certification: practical examples and strategies

Una slide dall’intervento di Leah Guren

Il primo workshop “Global Audit: making your content ready for localization” di Leah Guren è stato incoraggiante per noi, stiamo lavorando bene. Consideriamo fondamentale applicare un metodo di scrittura (qua l’ITS di COM&TEC ci aiuta) a tutto ciò che scriviamo. Questa è la base per un diretto e proficuo rapporto con i traduttori finalizzato ad ottenere si una classificazione dei contenuti per utenti specializzati ma anche qualità e risparmio nella Comunicazione Tecnica prodotta dalle aziende. Come si scrive impatta direttamente sulla reperibilità dell’informazione, qualità, tempo di preparazione e gestione dei contenuti.

Il secondo workshop “How to structure the information model to dynamically deliver value-added contents” di Davide Osta ha confermato la necessità di strutturare i contenuti o meglio ancora di classificarli. Per pubblicare manuali istruzioni dedicati al modello di macchina o alle funzionalità di un software. Per poter estrarre l’informazione necessaria da una knowledge base e soprattutto a estrarre la sola informazione che risolve la specifica necessità dell’utente. Pensiamo all’utente come ad un cacciatore di preda, dove la preda è l’informazione che può risolvere il suo problema. L’utente si accontenta di informazioni sufficienti ma fra i primi risultati della ricerca piuttosto che un’informazione completa ma che si trova alla quinta pagina dei risultati.

Fabrice Lacroix presenta Fliud Topics

Il terzo workshop “Safety Life-Cycle Plan for industrial product SIL certification: practical examples and strategies” di Michele Catalano ci sta a cuore perché si parla di sicurezza dei componenti che sono montati sulle macchine e di conseguenza della macchina stessa. Una sicurezza efficace ed efficiente. Efficace perché deve proteggere l’utente dai pericoli presenti sulla macchina. Efficiente perché nel momento del bisogno (quando l’operatore entra nella zona pericolosa dove si sta per manifestare il pericolo) deve funzionare sempre, ma sempre davvero!

Per far questo è necessario lavorare sulla serie di norme IEC 61508. Il Safety Manual dedicato al processo di gestione e management della sicurezza funzionale è l’ultimo nato dei documenti che tracciano l’operato del Produttore di componenti in termini di affidabilità del componente dedicato ad assolvere funzione di sicurezza. Questo aspetto è legato sia alla messa in sicurezza di macchine usate sia nella gestione della sicurezza per le macchine nuove, dove in entrambe i casi si mettono in pratica strategie di sicurezza.

L’ultimo spunto di riflessione lo facciamo pensando al tool presentato da Fabrice Lacroix. Chi di noi non ha mai avuto problemi di interscambio di formati di file? Chi non ha pensato come poter raggruppare qualsiai tipo di contenuto (topic). Fluid Topics, vedete qua cosa può fare!

A nostro avviso, tutto ciò guida il comunicatore tecnico verso l’applicazione di tecnologie e metodi volti a soddisfare le richieste degli utenti, dei fruitori dell’informazione. Serve a mettere in pista progetti sensati, a fornire una Comunicazione Tecnica e una documentazione tecnica sicura per il Fabbricante e usabile per l’utente, sia esso alla ricerca di come usare un piccolo elettrodomestico o come manutenere un componente di un grande impianto.

Al prossimo appuntamento con la COM&TEC e a COMtecnica 2019.

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Alessandro Pratelli

Perito aeronautico, calsse '72. Lavora come redattore tecnico dal 1995 poi fonda AP Publishing. Appassionato di Direttive e norme tecniche. La frase che preferisce? "Se non alzi mai gli occhi, ti sembrerà di essere nel punto più in alto".