Rischio di Esplosione, Direttiva Macchine o ATEX?

Rischio di Esplosione, Direttiva Macchine o ATEX?

Fra le Direttive applicabili ai prodotti c’è anche la Direttiva ATEX che regola l’immissione sul mercato dei prodotti che devono operare a contatto con le atmosfere esplosive. Anche le macchine possono essere marcate ATEX. Vediamo insieme, quando?

Direttiva ATEX: Quando è necessario marcare le macchine?

La Direttiva ATEX (2014/34/UE) è una normativa cruciale che regola l’immissione sul mercato dei prodotti destinati ad operare in atmosfere esplosive. Non solo i dispositivi specifici, ma anche le macchine possono essere sottoposte a questa direttiva. Ma quando è obbligatorio applicarla? Scopriamolo in dettaglio.

Il Contesto: Analisi della Documentazione Tecnica

Per un nostro cliente che produce macchine per la ricarica di frigoriferi e condizionatori, abbiamo intrapreso una revisione approfondita della documentazione tecnica. Questo lavoro ha incluso un’analisi dell’applicabilità delle Direttive e delle norme tecniche, un passo fondamentale per garantire la conformità e l’allineamento alle normative europee. A volte, in un contesto ricco di Direttive, richieste dei clienti e vari componenti, è necessario stabilire un punto di partenza chiaro. Le vendite, infatti, spesso richiedono risposte rapide e complete.

Nel nostro caso, abbiamo esaminato sia la macchina per la ricarica del refrigerante sia l’intero impianto, che include ventilatori, dispositivi di controllo, sensori di gas e pompe. Il nostro obiettivo era verificare se la macchina da sola, o l’intero impianto, dovessero rientrare nell’ambito di applicazione delle Direttive europee, al fine di definire le modalità di conformità e documentazione tecnica.

La relazione è stata scritta basandoci sull’analisi della Direttiva Macchina 2006/42/CE, Direttiva ATEX 2014/34/UE e relative guide ufficiali della comunità europea. Sono stati analizzati i prodotti per definire il campo di applicazione delle Direttive applicabili ai prodotti. Sono stati analizzati gli impianti composti da più prodotti e definite le Direttive e linee guida applicabili agli impianti. Abbiamo poi dato assistenza per riformulare la Dichiarazione di Conformità, la targhetta CE e i manuali di istruzioni.

Le Direttive Applicabili

Le Direttive europee che regolano la sicurezza e l’immissione sul mercato di macchine e impianti includono:

  1. Direttiva Macchine (2006/42/CE) – Regola la progettazione e la costruzione delle macchine.
  2. Direttiva ATEX (2014/34/UE) – Si applica ai prodotti destinati ad essere utilizzati in atmosfere esplosive, trattando il rischio di esplosione.
  3. Direttiva 1999/92/CE – Protezione dei lavoratori che operano in ambienti a rischio di esplosione.
  4. ATEX 2014-34-EU Guidelines – 5th Edition March 2024.
  5. 2006-42-ce_Edition 2.3 of the MD Guide v1.01.
  6. Elenco delle Norme tecniche armonizzate alle Direttive, ai fini della marcatura CE ed eventualmente alla marcatura EX.

Abbiamo esaminato ciascuna di queste normative per determinare quale fosse la più adatta al nostro caso specifico. In particolare, abbiamo dovuto definire se la macchina di ricarica del refrigerante rientrasse nella categoria di “attrezzatura”, “quasi-macchina” o “macchina”. Questo ha comportato una gestione accurata della documentazione tecnica e un adeguamento alle prescrizioni per l’immissione sul mercato di macchine o impianti.

Le macchine oggetto della relazione hanno una serie di norme armonizzate, fra cui la EN 378-2 Impianti di refrigerazione e pompe di calore — Requisiti di sicurezza ed ambientali — Parte 2: Progettazione, costruzione, prove, marcatura e documentazione. Il rischio esplosione è contemplato dalla Direttiva Macchine e dalla Direttiva ATEX. Adesso vi guideremo nel ragionamento fatto, basato sulle Direttive e sulle guide alle Direttive per poter confezionare una relazione basata sui riferimenti ai testi (della serie… “dova sta scritto!?”).

Le Direttive e i Rischi di Esplosione

L’applicabilità della Direttiva ATEX dipende dal contatto delle macchine con atmosfere esplosive. In questo caso, la macchina o l’impianto sono stati analizzati in relazione ai rischi di esplosione, determinando se le normative ATEX per i prodotti o per gli ambienti fossero applicabili. Le principali linee guida per l’analisi sono:

  • Direttiva Macchine 2006/42/CE, Art. 1.5.7: Impone che la macchina sia progettata per evitare rischi di esplosione dovuti alla macchina stessa o ai gas, liquidi, polveri, vapori o altre sostanze coinvolte.
  • Direttiva ATEX 2014/34/UE: Regola apparecchiature destinate ad essere utilizzate in atmosfere esplosive. La Direttiva si applica ai dispositivi che possono diventare una fonte di ignizione in ambienti pericolosi.

Dalla direttiva Macchine 2006/42/CE

1.5.7 Esplosione

La macchina deve essere progettata e costruita in modo da evitare qualsiasi rischio di esplosione provocato dalla macchina stessa o da gas, liquidi, polveri, vapori od altre sostanze prodotti o utilizzati dalla macchina. La macchina deve essere, per quanto riguarda i rischi di esplosione dovuti all’utilizzo in atmosfera potenzialmente esplosiva, conforme alle specifiche direttive comunitarie.

Scopo e campo di applicazione della Direttiva 2014/34/EU (ATEX prodotti)

Oggetto

  1. La presente direttiva si applica ai seguenti prodotti («prodotti»):

a) apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva;

b) dispositivi di sicurezza, di controllo e di regolazione destinati a essere utilizzati al di fuori di atmosfere potenzialmente esplosive ma necessari o utili per il funzionamento sicuro degli apparecchi e sistemi di protezione, rispetto ai rischi di esplosione;

c) componenti destinati ad essere inseriti negli apparecchi e sistemi di protezione di cui alla lettera a).

Scopo e campo di applicazione della Direttiva 1999/92/CE (ATEX ambienti)

Oggetto e ambito di applicazione

  1. La presente direttiva, che è la quindicesima direttiva particolare ai sensi dell’articolo 16, paragrafo 1, della direttiva 89/391/CEE, fissa le prescrizioni minime nel settore della protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive come all’articolo 2.

Per l’analisi dei testi delle direttive sono utili le guide della Commissione Europea. Siamo andati a vedere quale fosse l’interpretazione di questi due paragrafi.

La Guida alla Direttiva Atex 2014/34/UE

La Guida ufficiale alla Direttiva ATEX, 5° edizione 04-2024 al paragrafo “§34 Place of intended use” commento del punto a) riporta l’attenzione proprio sulla zona di installazione dell’apparecchio o del componente di sicurezza. I fabbricanti infatti non sempre sanno se e in che misura i loro prodotti siano coperti dalla Direttiva 2014/34/UE, soprattutto se il loro apparecchio è in contatto con atmosfere esplosive solo in parte.

La Direttiva 2014/34/UE tratta del rischio speciale di esplosione e ha l’obiettivo principale di prevenire “potenziali fonti di ignizione” degli apparecchi e sistemi di protezione (nella misura in cui abbiano una propria potenziale fonte di ignizione) prima che diventino attivi. In particolare si discute sull’importanza del potenziale della fonte di ignizione. A tal fine non è determinante il luogo di installazione ma il possibile effetto della potenziale fonte di accensione su un’atmosfera potenzialmente esplosiva.

Alla luce di queste idee il luogo di installazione “dentro, sopra o accanto” ad un’atmosfera potenzialmente esplosiva non è decisivo per l’applicazione della Direttiva 2014/34/UE. Determinante è se le potenziali fonti di ignizione degli apparecchi siano a contatto – o abbiano un’interfaccia – con un’atmosfera potenzialmente esplosiva. In questo caso la potenziale fonte di ignizione è l’atmosfera potenzialmente esplosiva.

L’apparecchio può avere al suo interno una miscela esplosiva (senza limitazione di quantità pericolose), che ha un’interfaccia nel senso di una diffusione della combustione in un’atmosfera potenzialmente esplosiva anche nel caso in cui non sia installata completamente all’interno di un’atmosfera potenzialmente esplosiva. L’esempio che riporta la guida: “potrebbe essere un sistema di aspirazione installato al di fuori dell’atmosfera potenzialmente esplosiva con un ventilatore – potenziale fonte di innesco – che scarica l’atmosfera esplosiva da un serbatoio di stoccaggio, o un’altra atmosfera potenzialmente esplosiva, attraverso un tubo che funge da interfaccia di collegamento con l’atmosfera potenzialmente esplosiva”. È importante sottolineare in questo contesto come debbano essere considerate le macchine che presentano al loro interno un’atmosfera potenzialmente esplosiva in condizioni operative, ma che non hanno alcuna interfaccia con atmosfere esterne potenzialmente esplosive. Tali macchine, nel loro insieme, non rientrano nel campo di applicazione della Direttiva ATEX 2014/34/UE. La macchina deve essere conforme, per quanto riguarda il rischio di esplosione dovuto al suo utilizzo in atmosfera potenzialmente esplosiva, alle disposizioni delle specifiche Direttive comunitarie (vedi anche la “Guida all’applicazione della Direttiva Macchine 2006/42/CE”, paragrafi §§ 91 e 228).

Adempimenti per i Fabbricanti

Ecco cosa dovrebbe fare il Fabbricante di macchine che non devono essere installate in atmosfere esplosive:

  • effettuare la valutazione del rischio (il produttore potrebbe applicare la norma armonizzata EN 1127-1 (NOTA 19) che descrive i concetti generali e la metodologia per la protezione dalle esplosioni);
  • definire i requisiti delle apparecchiature da utilizzare all’interno dell’atmosfera potenzialmente esplosiva – e dei dispositivi di sicurezza e di controllo all’esterno, ma che contribuiscono al loro funzionamento sicuro – al fine di garantire la piena conformità della macchina ai requisiti della Direttiva Macchine;
  • definire i requisiti per ulteriori misure di protezione contro le esplosioni (ad esempio progettazione resistente alle esplosioni, sistema di protezione autonomo…) come risultato della valutazione del rischio;
  • acquistare o produrre apparecchiature aventi tali requisiti, ovvero destinate ad essere utilizzate nelle condizioni definite in fase di analisi dei rischi e in conformità alla Direttiva 2014/34/UE (si intende acquistare prodotti ATEX se essi sono a contatto con atmosfere esplosive).

È opinione del Comitato ATEX che sia le apparecchiature elettriche che quelle non elettriche utilizzate in macchinari aventi al loro interno un’atmosfera potenzialmente esplosiva dovranno essere conformi con la Direttiva ATEX. Alla fine del paragrafo §233 si legge:

Pertanto, un’apparecchiatura conforme alla normativa ATEX, che è anche una macchina, si può presumere conforme ai requisiti essenziali di sicurezza specifici relativi al rischio di accensione rispetto alle atmosfere esplosive, previsti dalla Direttiva Macchine

essendo la Direttiva ATEX più specifica nei requisiti di sicurezza che riguardano il pericolo di esplosione.

NOTA 19: EN 1127-1:2019 Atmosfere esplosive – Prevenzione e protezione dall’esplosione – Parte 1: Concetti di base e metodologia

Cosa dice la guida alla Direttiva macchine 2006/42/CE

IL RES “1.5.7 Explosion” è molto semplice e breve:

Machinery must be designed and constructed in such a way as to avoid any risk of explosion posed by the machinery itself or by gases, liquida, dust, vapours or other substances produced or used by the machinery. Machinery must comply, as far as the riskof explosion due to its use in a potentially explosive atmosphere is concerned, with the provisions of the specific Community Directives. 

La guida alla Direttiva macchine al paragrafo §91 “Specific EU legislation that may apply to machinery instead of the Machinery Directive for specific hazards” dice che “Il riferimento alle “Direttive Comunitarie specifiche” nel secondo paragrafo è da intendersi come riferimento alla Direttiva ATEX“.

Da notare che la Direttiva ATEX non si applica alle aree all’interno dei macchinari in cui può esistere un’atmosfera potenzialmente esplosiva o ai pericoli di esplosione non dovuti alle condizioni atmosferiche. Il rischio di esplosione derivante da o all’interno della macchina stessa o da gas, liquidi, polvere, vapori o altre sostanze prodotte o utilizzate dalla macchina è disciplinato dalla DM – cfr. §228: commenti sulla sezione 1.5.7 dell’allegato I. Un produttore di macchine può incorporare apparecchiature, sistemi di protezione o componenti ATEX già immessi sul mercato per prevenire il rischio di esplosione nelle aree all’interno della macchina. In tal caso, la Dichiarazione CE di conformità della macchina non deve fare riferimento alla direttiva ATEX ma le dichiarazioni CE di conformità delle apparecchiature, dei sistemi o dei componenti ATEX incorporati nella macchina devono essere incluse nella documentazione tecnica del produttore della macchina – vedere §392 : commenti sull’allegato VII A 1 a).

Conclusioni

Il rispetto delle normative ATEX per macchine e impianti destinati a operare in atmosfere esplosive è un aspetto cruciale per garantire la sicurezza e la conformità del prodotto. Con una corretta valutazione dei rischi e l’applicazione delle Direttive appropriate, i Fabbricanti possono evitare problematiche legate alla sicurezza e all’immissione sul mercato, oltre a garantire una protezione adeguata agli utenti finali.

Se anche voi avete domande come “dove sta scritto?”, possiamo aiutarvi a interpretare le normative e a definire chiaramente le azioni necessarie per la conformità delle vostre macchine o impianti.

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Alessandro Pratelli

Perito aeronautico, calsse '72. Lavora come redattore tecnico dal 1995 poi fonda AP Publishing. Appassionato di Direttive e norme tecniche. La frase che preferisce? "Se non alzi mai gli occhi, ti sembrerà di essere nel punto più in alto".