Lavorare in assoluta sicurezza con una macchina cippatrice

Lavorare in assoluta sicurezza con una macchina cippatrice

questo articolo è stato tratto da inforesta.net

Utilizzare una cippatrice è lavoro tutt’altro che privo di pericoli. Gli incidenti che possono accadere sono spesso assai gravi e non di rado provocano periodi prolungati di incapacità lavorativa o addirittura invalidità

(vedi caso presentato nel riquadro). Il principale rischio è quello di essere ghermito con forza dai cilindri di trascinamento. La nuova norma europea sulle macchine cippatrici esige pertanto che d’ora in poi siano commercializzate unicamente macchine nelle quali la distanza tra i bordi anteriori della tramoggia di alimentazione ed i cilindri di trascinamento sia al minimo di 150 centimetri, (cfr. figura 1).

Figura 1 – Le disposizioni legali attuali impongono che la distanza tra il bordo anteriore della tramoggia di alimentazione della scippatrice ed i cilindri trascinanti sia almeno di 150 centimetri.

Le macchine nelle quali la distanza tra i bordi anteriori della tramoggia di inserimento del materiale legnoso ed i cilindri di trascinamento è inferiore a 120 centimetri sono da considerare obsolete. Per ragioni di sicurezza, è indispensabile modificarne il bocchettone di inserimento oppure sostituirli. Oltre il rischio di essere ghermito dai cilindri di trascinamento, l’utilizzazione e la manutenzione di una macchina cippatrice comportano i seguenti rischi:

essere colpito con violenza da pezzi di legno rigettati oppure proiettati attorno alla zona della tramoggia di alimentazione;
venire catturato o tagliarsi durante i lavori di riparazione, di pulizia e di manutenzione;
subire delle lesioni all’udito a causa del forte rumore;
venire schiacciato da altri veicoli in movimento.
Provvedimenti tecnici
Differenti provvedimenti di tipo tecnico e misure riguardanti l’organizzazione del lavoro permettono di eliminare questi rischi. Alcuni esempi di misure di tipo tecnico:

Aumentare la distanza tra i bordi anteriori della tramoggia di alimentazione ed i cilindri di trascinamento, in modo che essa sia almeno di 150 centimetri;
La staffa di comando del dispositivo di arresto dovrebbe essere di colore molto visibile, in modo che chi introduce il materiale legnoso possa arrestare la macchina rapidamente;
La staffa di bloccaggio deve essere posizionata sul lato anteriore della tramoggia di alimentazione in modo che quando essa si trova sulla posizione estrema verso il lato di introduzione, deve sempre fermare o invertire il senso di marcia dei cilindri di trascinamento (cfr. figura 2).

Figura 2 – Quando è posizionata verso la parte estrema del lato di introduzione, la staffa di comando deve in ogni caso inserire il dispositivo d’arresto o avviare il movimento all’indietro.

 

Preparazione della zona di lavoro

La macchina cippatrice deve essere sistemata in posizione stabile in modo che essa sia assolutamente fissata al suolo. La zona di lavoro intorno alla macchina deve essere sgomberata per evitare che si possa inciampare o cadere. Bisogna inoltre fare attenzione che tutt’intorno non vi siano bordure, muri, recinzioni o ringhiere.

Nei luoghi pubblici e sulle strade, la zona pericolosa intorno alla cippatrice deve essere segnalata e posta in sicurezza in modo da evitare che terze persone possano essere minacciate da pezzi di legno rigettati o proiettati attorno dalla macchina in funzione. La bocchetta di fuoriuscita del legname triturato, di preferenza deve essere posizionata verso un container ribaltabile o in direzione del luogo di deposito del cippato. Nessuno deve trovarsi nella zona di emissione della legna cippata.

Introduzione di rami, arbusti e resti di piante legnose nella cippatrice

Al momento dell’introduzione del legname da triturare nella macchina, gli operatori devono trovarsi, nel limite del possibile, sui lati a fianco della tramoggia di alimentazione. In tal modo essi sono protetti dal rischio di essere colpiti da pezzi di legno proiettati o gettati all’indietro dalla macchina in funzione. I grossi rami incurvati e voluminosi sono a tagliare in pezzi diritti e più maneggevoli. È raccomandabile segare i tronchetti di diametro maggiore con dei tagli diagonali, in modo da facilitarne l’introduzione nella cippatrice.

Tra gli errori di utilizzazione più frequenti e che spesso possono avere conseguenze gravi, vi è quello di chinarsi verso l’imbocco della tramoggia per cercare di fare entrare dei resti di piante legnose all’interno dei cilindri di alimentazione. In tal modo si aumenta il rischio di essere catturati dai cilindri di trascinamento. Per eliminare questo rischio, basta disporre i resti di piante legnose all’estremità di un ramo più grosso oppure introdurli nei cilindri aiutandosi con un lungo bastone.

Quando si lavora con una macchina cippatrice, è in ogni caso assolutamente indispensabile portare le seguenti attrezzature di protezione individuale: casco, visiera frontale di protezione, occhiali di protezione, vestiti di segnalazione ad alta visibilità comodi e ben sistemati, guanti chiusi alla loro base e provvisti di una fettuccia di chiusura (cfr. figura 3), scarpe robuste provviste di suole antisdrucciolo.

Figura 3 – Un paio di guanti chiusi alla loro base da una fascia di chiusura fanno parte dell’equipaggiamento di protezione individuale da utilizzare quando si lavora con una cippatrice.

 

Organizzazione e formazione

L’introduzione a velocità sostenuta di tronchi legnosi voluminosi o di rami pesanti che formano una massa compatta costituisce un lavoro piuttosto ripetitivo ed una sollecitazione notevole per il personale. È pertanto preferibile che gli operatori effettuino questo lavoro in coppia. In tal modo i primi soccorsi sono assicurati, a condizione tuttavia che sia stata predisposta una organizzazione di emergenza e che il personale operi con attrezzature idonee.

Il personale deve ricevere una formazione professionale regolare e conforme a quanto previsto dalle avvertenze e le istruzioni sull’impiego, la manutenzione e la pulizia della cippatrice. I temi importanti da affrontare in sede di formazione sono:

utilizzazione della staffa di arresto (per es. introduzione legname – neutro – movimento all’indietro – arresto),
segnalazione della zona di lavoro,
direzionamento del bocchettone di fuoruscita del cippato,
introduzione corretta dei grossi rami e di resti di piante,
utensili appropriati per introdurre correttamente il legname nella cippatrice,
tempo di arresto del dispositivo di inerzia (volano), dopo l’arresto della macchina,
sbloccaggio corretto del dispositivo di inerzia: mai utilizzando le mani, ma sempre con un attrezzo,
equipaggiamento ed attrezzature di protezione individuale.
Verifica dell’utilizzazione della cippatrice conforme alle regole di sicurezza
Le schede di controllo della Suva indicate qui di seguito costituiscono un aiuto per verificare se il lavoro con una macchina cippatrice viene effettuato conformemente alle regole della sicurezza. Per una migliore gestione di questi rischi, le carenze e le lacune eventualmente constatate devono essere eliminate immediatamente.

Lista di controllo “cippatrici”, numero di riferimento Suva 67155.i;
Scheda tecnica: “Acquisto e sicurezza vanno di pari passo! Acquisto di una macchina nuova”, con relativa lista di controllo, riferimento Suva 66084.f
Lista di controllo “Piano di emergenza per posti di lavoro mobili” (codice di riferimento Suva 67061.i).

 

Gli infortuni sono sempre in agguato
L’esempio presentato qui di seguito mostra quanto è importante lavorare con una macchina cippatrice utilizzando un equipaggiamento di protezione individuale appropriato:
Su incarico del Comune, un giardiniere si sta occupando, assieme ad un operaio dell’ufficio tecnico comunale, della macinatura dei residui vegetali prodotti dal taglio di alcune piante. I due operatori hanno già lavorato assieme parecchie volte, conoscono bene il loro lavoro e formano una squadra ben collaudata. L’addetto del Comune raccoglie rami e fusti legnosi da triturare, mentre il giardiniere si occupa di introdurre il materiale legnoso nella tramoggia di alimentazione. All’improvviso il guanto destro del giardiniere, aperto alla sua base, resta impigliato all’estremità di un ramo, impedendo all’uomo di ritirare la sua mano. Tutta questa sequenza di eventi accade in pochissimi istanti: il braccio dello sfortunato operatore viene afferrato con forza dalla cippatrice in funzione, i cui cilindri di trascinamento riescono ad inghiottire l’avambraccio fino al gomito prima che la macchina possa essere arrestata o il meccanismo di trascinamento messo in movimento di ritorno.

Links
SUVA: Casse nazionale svizzera di assicurazione in caso di infortuni
Strumenti e supporti informativi per promuovere la sicurezza nelle aziende forestali
Sicurezza in bosco: ancora troppi infortuni
(dossier inforesta.net in tedesco e francese)
“Professionisti” nel proprio bosco

Informazioni
SUVA
Sezione Sicurezza sul lavoro
Settore foresta, arti e mestrieri
Rösslimattstrasse 39
6002 Lucerna
Tel. +41 41 419 62 42
e-mail: holz.dienstleistungen @ suva.ch

 

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Alessandro Pratelli

Perito aeronautico, calsse '72. Lavora come redattore tecnico dal 1995 poi fonda AP Publishing. Appassionato di Direttive e norme tecniche. La frase che preferisce? "Se non alzi mai gli occhi, ti sembrerà di essere nel punto più in alto".